Lamine
TUNING E FIANCHI
Passione, disponibilità, dedizione
Un’altra verifica da fare è controllare che le lamine siano allo stesso livello, o più basse della soletta. Sempre passando il calibro si potrà notare mentre è appoggiato sulla soletta se toccheranno anche le lamine, essendo quindi sullo stesso piano, oppure se passerà della luce vorrà dire che queste sono più basse della soletta. Questa luce è l’indicazione che lo sci ha già del “tuning”, anche se difficile è capire di che entità si tratta. Teniamo conto che se le lamine saranno troppo basse rispetto alla soletta avremo uno sci eccessivamente maneggevole, addirittura ballerino, mentre se queste saranno allo stesso livello della soletta lo sci sarà stabile, ma probabilmente difficile da manovrare.
In questa tabella indichiamo a titolo di esempio che tipo di inclinazione viene data alla base piana ed al fianco della lamina, da parte dagli atleti di alto livello.
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Passate queste verifiche, possiamo considerare pronti gli sci per la messa a punto delle lamine. Supponiamo che oltre ad affilare le lamine decidiamo anche di rettificare l’angolo laterale delle stesse. Considerando che probabilmente 1° di tuning ci sarà già sul piatto rispetto alla planarità della soletta e che vogliamo rendere gli sci ben aggressivi anche su neve ghiacciata, allora dovremmo limare utilizzando una squadretta ad angolo di 87°/88° (-2° -3°).
Prima della lima, bisognerà però procedere utilizzando un apposito attrezzo, utile alla rimozione della plastica (fenolo) e di quel foglio di metallo che viene collocato sopra la lamina come rinforzo. Lo scopo è che così la lima può essere efficace nella maniera desiderata, cosi che l’eliminazione di una parte di questi materiali permetta di ottenere l’angolo desiderato, senza che questi sporchino e impastino la lima.
NB: essendo comunque questo materiale un rinforzo, è consigliabile ridurne la consistenza in maniera graduale, ossia togliere solo lo stretto necessario alla lavorazione del momento, per poi magari, quando in un’altra occasione si andranno a lavorare ulteriormente le lamine, ripassare ancora.
Successivamente si potrà così iniziare con la lima e supportati dalla squadretta ad angolo di grado appropriato…
passare lungo la lamina facendo pressione solo nel senso dove la lima (a grana 100) “prende”, accertandosi di evitare di farlo nell’altro. Una volta raggiunto un risultato uniforme e soddisfacente bisogna lucidare la lamina con degli ulteriori passaggi, ma sostituendo alla lima la pietra diamantata (“DIAFACE”).
Questo accessorio, inizialmente dovrà essere di una grana appena più fine della lima (tipo 200 – 400), per poi andare a finire con qualcosa di ancora più sottile (600 – 800 – 1000). A lavoro terminato si dovrà ottenere una lamina ben affilata, lucida e senza l’ombra di “bava”. Perché non vi sia traccia di bava o eccessivo filo, magari orientato in solo in un senso, ricordarsi di fare qualche passata con la pietra diamantata anche sul lato piatto del lato soletta.
Per considerare finito il lavoro sulle lamine serve ancora un ultimo ritocco alle punte (10 – 15 cm) e code (5 – 10 cm). Infatti, per moderare l’aggressività di entrata e favorire lo svincolo in uscita di curva degli sci, risulta opportuno, almeno in condizioni standard, passare leggermente con della gomma abrasiva in quei punti.